mercoledì 5 maggio 2010

Dov'è il mio camice?

Avendo dimenticato a casa il camice (no, non qui, a casa intendo in Italia!!!) mi sono dovuto procurare un camice nuovo per il laboratorio. Al bookstore dell'università li vendono, così sono andato lunedì a comprarne uno. E' sintetico, non come il mio bello di cotone che avevo in Italia. In più, ieri, dopo un solo giorno di utilizzo, mi è partito un bottone e non l'ho più trovato. Adesso quindi ho il camice chiuso con solo 2 bottoni, praticamente mi rimane aperto da metà pancia in giù. Come rimpiango il mio bel camice...
Stamattina, manco a dirlo, una bella nevicata mi attendeva.
Anche la stazione del C-train non è stata risparmiata, il vento ha portato la neve anche sotto alle tettoie.
L'unico rimedio rimasto a disposizione per non essere travolto da neve e vento, è quello di stare sotto alle pensiline, che per lo meno sono chiuse. L'unico problema è la puzza di escrementi di piccione, ne ho visti almeno un paio che vivono sotto al tetto.

Secondo pensiero del giorno è il seguente: voglio mangiare qualcosa di salato!!! Qui il cibo è tutto dolce, ci sono momenti che mi leccherei un cubo di sale se ce l'avessi sotto mano!

Per finire, oggi ho scoperto una grande verità. Dato che mi pagano per fare lo scienziato, allora devo fare qualche scoperta, no? Quella di oggi, e sono convinto che cambierà radicalmente il vostro modo di pensare, è questa: il pennarello lavabile si lava via da tutto tranne che dalla vostra pelle! Ho toccato, con le mani bagnate, delle etichette che avevo scritto con il pennarello "non permanente", la scritta è andata via dall'etichetta, ma si è fissata sulle mie mani! Ho passato il pomeriggio a cercare di lavare via l'inchiostro, ma niente, ho ancora due dita blu!
Quindi vi dico questo: fate attenzione! La maledizione del pennarello "non permanente" è sempre in agguato!

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